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Gli scatti che ricordano da dove nasce la passione per questo lavoro.
Bandierina degli anni 80, vecchie colonnine,i primi POS…Ecco tutto cio che abbiamo trovato sul nostro lavoro. Particolari che hanno segnato un epoca!
il taxi passa da giallo a bianco.
Le origini del Taxi
Il tassametro
Come già accennato l’origine del taxi risale all’antica Roma, epoca di Publio Virgilio che tra le sua numerose narrazioni ha voluto dedicarne una anche al carrello al noleggio, indispensabile per tutti coloro che avessero avuto bisogno di spostarsi. Il tempo passa e si arriva al 1600 ma l’idea del carrello a noleggio rimane invariata infatti, a Londra si vedevano in giro carrozze che trasportavano passeggeri trainati da cavalli. Bisogna attendere il primo quarto di secolo per l’arrivo della disponibilità di diversi locandieri che noleggiano carrozze per portare i loro ospiti in qualsiasi posto. Le carrozze in questo caso diventarono più grandi e ingombranti. Una decina di anni dopo la carrozza ebbe la sua rivoluzione grazie all’architetto Hansom che progettò e realizzò una carrozza più piccola, compatta, leggera e soprattutto più veloce.
Si tratta della Hansom Cab che effettuava i suoi spostamenti lasciandosi trainare da un solo cavallo.
Il punto di forza di questa carrozza era il suo baricentro basso studiato appositamente per affrontare meglio le curve. Era più economica da noleggiare e poteva essere trasportata da un solo cocchiere. Per prenotare una di questa carrozze, quasi tutti gli inglesi possedevano un fischietto che utilizzavano quando vedevano passare un Hansom Cab e ne avevano bisogno.
Il trasporto pubblico lentamente si sviluppò in gran parte dell’Europa arrivando fino oltreoceano e la prima città ad adottarlo fu New York seguita da Chicago, San Francisco e in Europa si videro a Londra, Parigi e Madrid. È il 1907 quando a Roma fu istituita la prima associazione anonima Pubblica Auto che mise a disposizione 10 auto per uso taxi. L’idea piacque molto alla Fiat che decise di mettere in produzione il modello Fiacre, la prima auto taxi dotata di tassametro. Ebbe così inizio l’era del taxi a motoreche si espanse anche all’estero come Londra e Parigi e addirittura anche New York.
In Italia circolano soltanto taxi di colore bianco perché una legge del 1993 ha imposto a tutti i taxisti di acquistare proprio i taxi di colore bianco.
Dietro a questa scelta c’è un motivo ben specifico ed è sicuramente riconducibile al risparmio. Stando a quanto emerso, infatti sembrerebbe che si sia deciso di acquistare i taxi bianchi per evitare che il veicolo una volta acquistato, potesse perdere gran parte del suo valore, una volta rivenduto.
Il colore giallo utilizzato in precedenza avrebbe richiesto quindi una verniciatura ulteriore in vista della rivendita e di conseguenza l’impiego di maggiori risorse economiche.
Detto questo in Italia nel 1993 si è deciso di imporre a tutti i tassisti di acquistare i taxi di colore bianco perché questo avrebbe portato sicuramente tanti vantaggi nel momento in cui il veicolo fosse stato rivenduto.
Probabilmente inventato dall'illusionista francese Jean Eugène Robert-Houdin (1805-1871), il tassametro fu reinventato e concretizzato dall'imprenditore tedesco German Wilhelm Bruhn nel 1891 e si diffuse in tutte le principali città europee nel successivo ventennio.
La rapidità con la quale venne adottato era dovuta alla convenienza delle aziende concessionarie dei pubblici trasporti che potevano così verificare gli emolumenti realmente incassati dai vetturini. Inoltre, lo strumento rappresentava anche una garanzia di equo prezzo per la clientela e la possibilità per le amministrazioni pubbliche di tassare gli incassi in ragione del loro effettivo ammontare.
Inizialmente i tassametri, chiamati compteur de voiture (contatore di vettura), vennero installati sulle vetture a trazione animale e, con la loro progressiva entrata in servizio, anche sulle vetture a motore. Il Daimler Victoria progettata e realizzata da Wilhelm Maybach nel 1897, fu la prima vettura a motore dotata all'origine del tassametro.
In Italia il tassametro venne impiegato per la prima volta nel dicembre 1906, a titolo sperimentale, sulle carrozze dell'azienda francese Lafleur, concessionaria del servizio pubblico a Torino. Nell'agosto dell'anno successivo, l'azienda Fiori di Roma installò i tassametri sulle sue vetture in servizio nella Capitale, provocando uno sciopero dei fiaccherai che, comprensibilmente, vedevano di malocchio il nuovo strumento di misura e controllo del loro operato..